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2014
Maurizio Amore, Oltre la porta rossa di Mikhail Roginsky, turismo.it, 04.08.2014

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Mikhail Roginsky - Interno rosa N.1, 1981

Courtesy Mikhail Roginsky Fondazione © Mikhail Roginsky, ACS London 2014


A Venezia otto sezioni espositive incentrate sulle opere della maturità indagano l’evoluzione artistica del padre della pop-art russa

Fino al 28 settembre all'Università Ca' Foscari si potrà visitare la prima mostra italiana di Mikhail Roginsky, il cosiddetto "padre della pop art russa". Curata da Elena Rudenko, l’esposizione Mikhail Roginsky. Beyond the red door è focalizzata sulle opere della maturità dell'artista (1978-2003), un arco di anni in cui Mikhail Roginsky visse a Parigi. Questo fondamentale periodo dell’artista è indagato in modo ampio, con un focus sulla pittura e sui concetti strutturali ad essa immanenti: colore, forma, costruzione.

Perché andare
La mostra si snoda come un racconto del complesso iter evolutivo dell'artista, per questo il motivo conduttore costitutivo è il viaggio. Un viaggio privo di uno schema consequenziale, deputato a semplificare la comprensione dell'opera di Roginsky. L'artista è presentato in tutta la sua ampiezza creativa e l'unità del quadro generale non si basa sull'elemento cronologico ma sul materiale visivo della mostra. Dallo spazio con le nature morte semiastratte sugli scaffali, che superano la figuratività, lo spettatore passa verso una natura morta minimalista rappresentata da semplici «ritratti» di oggetti semplici, incrollabili nella loro plastica certezza. Dalla sala con i grandi lavori acrilici su carta, che simulano l'imperturbabilità della pittura «alta» e interpretano in modo ironico i suoi generi principali, lo spettatore entra nell'alterato, suggestivo mondo dell'espressionista, che tenta di dare voce urlata, per mezzo dell'arte, al tormentato processo di perdita dell'armonia.

Da non perdere
Le 120 opere presenti in mostra sono presentate insieme ad un ampio corredo di immagini fotografiche e video (molti inediti). L'esposizione, e non è un caso, prende avvio da un'opera precedente alla stagione parigina. Con quella «Porta rossa» (1965) che appartiene al periodo sovietico dell'artista e che di lui è certamente una delle creazioni più famose ma anche una delle più ermetiche. La «porta» è idealmente quella che l'artista scavalca, abbandonando il cliché di artista politicizzato, dedito a concezioni complesse, per approdare appunto ai nuovi ambiti della pittura. Spesso considerata dai critici come un oggetto del ready made, la "Porta" preconizza invece proprio il suo passaggio alla pittura: l'artista stesso sottolineava lo stretto legame di quest'opera con la pittura da cavalletto. Con "La porta rossa" Roginsky dichiara la volontà di superare ogni convenzionalità del linguaggio artistico dominante.

Mikhail Roginsky. Beyond the Red Door.
Fino al 28 settembre
Luogo: Ca’ Foscari, Venezia
Info: +39 049 663499
Sito: http://www.unive.it

Источник: www.turismo.it

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